Le fette biscottate fanno male? Ecco la marca che fa male alla glicemia, alla digestione e alla pressione

Le fette biscottate possono essere considerate come un must della colazione di moltissime persone. Realizzate con farine differenti, queste si possono accompagnare con marmellate o creme golose per una partenza con sprint. Eppure in molti sostengano che possano fare male: attenzione a questa marca in particolare per la glicemia, la pressione e la digestione.

Una fetta biscottata può veramente fare male oppure no? Un insieme di elementi potrebbero indicare che consumare questo prodotto non faccia bene alla pressione, alla glicemia e anche alla digestione. Ogni tipologia ha una sua caratteristica distintiva, ma è anche vero che ci sono dei tratti distintivi che accomunano ogni tipologia.

Quali sono i benefici delle fette biscottate?

Semplici e croccanti, le fette biscottate sono oggi uno degli alimenti per la colazione tra i più amati. Con un velo di marmellata alla frutta o con una crema alla nocciola, il gusto esalta le papille gustative dei più intransigenti. Il valore nutrizionale e i benefici non sono da sottovalutare.

Questo prodotto ha un buon contenuto di carboidrati per l’energia necessaria a iniziare una nuova giornata, oltre che minerali essenziali e vitamine del gruppo B ideali per riequilibrare il metabolismo. Alcune tipologie donano una ricca fonte di fibre, utili per il benessere intestinale e mantenere i livelli di zucchero nel sangue corretti.

Qual è la marca di fette biscottate che fa male?

Con tutti questi benefici, come possono far male le fette biscottate? Alcune marche possono presertare dei prodotti con aggiunta di grassi saturi e zuccheri aggiunti, oltre che una buona quantità di conservanti artificiali. Sono tutti ingredienti che aumentano la conservazione del prodotto, ma possono far male alla salute attaccando direttamente l’organismo:

  • Aumentano i livelli di glicemia;
  • Possono aumentare i livelli del colesterolo cattivo;
  • Attaccano l’intestino e compromettono la digestione.

È importante leggere bene le etichette, affidandosi a prodotti che non possiedono dei grassi saturi, degli zuccheri raffinati e tutti i conservanti in aggiunta che possono provocare un aumento di colesterolo, obesità e insulino-resistenza. Scegliere delle fette biscottate prive di questi ingredienti aggiuntivi è importante per la salute del cuore e di tutto l’organismo.

Le tipologie di fette biscottate da evitare sono quelle con un contenuto di zucchero superiore al 20%, grassi saturi oltre il 14% e con stabilizzanti o conservanti chimici (che non alterano il gusto, ma possono trasformarsi in disturbi metabolici a lungo termine). Il consiglio è di preferire la tipologia di fette biscottate integrali, con un alto apporto di fibre e minor zucchero.

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