Fino a 28 mila euro se trovi questo antico gettone telefonico: ecco quale

Siamo abituati a concentrare le nostre attenzione sulla numismatica, e quindi alle monete, come elementi importanti da collezione. Ma nel corso della storia, l’Italia ha conosciuto un altro particolare dischetto di metallo, per lo più fatto di bronzo che non ha mai avuto chissà quale grande valore, ma che con il tempo ha acquisito un valore collezionistico di grande importanza.

Si tratta dei gettoni telefonici, che molti di noi sicuramente ricordano: si usavano per effettuare chiamate presso le cabine telefoniche, che contenevano telefoni pubblici pensati per effettuare chiamate urbane e interurbane, ed erano davvero indispensabili. La loro presenza, prima delle schede telefoniche, è sempre stata vista davvero come un valore aggiunto.

I gettoni telefonici: la loro importanza nel passato

Per molti di noi che da piccoli non hanno potuto vantare la possibilità di usare un cellulare nuovo di zecca, per poter avvisare i propri genitori di un ritardo o semplicemente perché non c’era altro modo per chiamare se non usando i telefoni pubblici, poter disporre dei gettoni telefonici erano qualcosa di veramente importante.

Il loro valore era di circa 200 lire, praticamente il tempo di una chiamata di 5 minuti, giusto il tempo di avvisare che tutto andava bene, che non c’erano problemi di nessun tipo e che tutto stava andando per il meglio. Insomma, ci si accontentava di sentirsi anche per pochi minuti al giorno, ma con la consapevolezza che si era in buone mani, a differenza di oggi che diventa praticamente fondamentale raccontarsi subito tutto, come se si trattasse di qualcosa di indiscutibilmente inevitabile.

Quanto valgono oggi?

Ormai in disuso da oltre 40 anni, i gettoni telefonici sono considerati pienamente un oggetto da collezione. Ciò significa che, se da qualche parte in casa ne trovi qualcuno, potresti considerare pure fortunato, perché in mano potresti avere un pezzo importante e decisamente ricco di valore. Perché? Perché esistono ancora in giro, in quanto non tutti quelli che erano destinati all’uso collettivo, si è riusciti a ritirarli, alcuni pezzi che possono avere una valutazione altissima:

  • il gettone STIPEL del 1927: da 60 a 100 euro
  • il gettone TIMO del 1932: 350 euro
  • il gettone SET di Napoli del 1934: da 70 a 150 euro
  • il gettone TETI di Roma del 1935: da 30 a 200 euro

Ci sono poi alcuni gettoni che sono stati coniati tra il 1959 e il 1982, una fascia di tempo durante la quale i gettoni non hanno grande valore collezionistico, ma fanno eccezione alcuni esempi significativi, come i gettoni ESM senza logo; in particolar modo facciamo riferimento alla serie 5908 (venduto a 250 euro), 5909 (venduto a 440 euro) e quelle ancora più rare con numero seriale 6304, 6404, 6503 e 6504, che hanno un valore superiore a 300 euro.

Per determinare il valore di un gettone telefonico, va considerato in particolare un elemento molto indicativo, ovvero il numero di 4 cifre presente sul dritto che indica l’anno e il mese di conio: un gettone telefonico con numero seriale 7106 presenta l’indicazione dell’anno in quanto 1971 e del mese in quanto 06 ovvero giugno, quindi questo gettone è stato emesso nel giugno del 1971.

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