Cosa succede al fegato se si mangiano i funghi porcini? Ecco la verità

In questi mesi freddi, tantissime persone vivono concretamente la passione di andare a funghi in mezzo alla natura. Tra quelli più raccolti – e amati – troviamo senza dubbio i porcini. Inconfondibili con il loro sapore delicato e, nel contempo, di carattere, sono poi scelti come ingredienti di diversi piatti, dagli sformati ai risotti.

Quando li si chiama in causa, sono numerosi le domande che è naturale farsi, soprattutto se si ha a cuore la sicurezza alimentare. Tra gli interrogativi più diffusi rientrano quelli relativi agli effetti sul fegato. Quali sono? Se stai leggendo queste righe, vuol dire che ti interessa il tema. Perfetto! Nelle prossime righe di questo articolo, potrai trovare diverse informazioni preziose sull’argomento.

Cosa succede se si mangiano troppi porcini?

Esattamente come nel caso degli altri funghi, quando si esagera con l’apporto di porcini è possibile andare incontro a fastidiosi problemi gastrici. Dal vomito, alla diarrea, fino ai dolori addominali acuti, sono diverse le conseguenze che possono derivare dall’esagerazione nell’assunzione di funghi porcini. Nei casi più gravi, può rivelarsi necessario intervenire con trattamenti medici come la lavanda gastrica. Un altro aspetto di cui tenere conto per evitare problemi gastrici quando si raccolgono porcini riguarda il loro essere – caratteristica che, come la precedente, riguarda anche gli altri funghi – delle vere e proprie spugne.

Per parlare di consumo sicuro dei porcini, è essenziale non solo fare attenzione alla moderazione a tavola, ma anche a dove avviene la raccolta. Se, per esempio, si va a funghi in prossimità di fabbriche inquinanti, ci si assume il rischio di assumere, attraverso questi ultimi, sostanze potenzialmente dannose per l’organismo (anche a lungo termine).

Cosa possono causare i funghi porcini?

Se consumati sporadicamente e previa cottura – mai prima dei 9 anni, come ci ricordano le indicazioni OMS per l’alimentazione infantile recentemente aggiornate – i funghi porcini non causano alcun problema. Sono anzi ricchi di nutrienti preziosi, come per esempio la vitamine del gruppo B, importanti per l’efficienza del metabolismo cellulare. Eccone altri di grande importanza per il benessere:

  • Selenio, prezioso antiossidante
  • Vitamina A
  • Vitamina C

I funghi porcini, inoltre, sono ottimi per chi vuole conciliare gusto e alimentazione ipocalorica (sempre senza esagerare con le frequenze settimanali). Attenzione, però: se si è alle prime armi con la raccolta dei funghi, è sempre bene far controllare quelli portati a casa da un esperto, che deve essere un micologo e non certo l’amico che va a funghi da quando è giovanissimo.

I porcini si riconoscono rispetto ad altri funghi non commestibili per il loro cappello marrone e per la presenza, sotto a quest’ultimo, di uno strato spugnoso, ma è meglio “peccare” di eccesso di prudenza che avere problemi di salute. Questi ultimi, potenzialmente molto gravi, sono dietro l’angolo soprattutto a causa del Boletus satanas, nome botanico del porcino malefico fungo che, a differenza di quello commestibile, presenta, sotto il cappello, filamenti di colore giallo e verde.

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