Quando potare l’ortensia? Ecco cosa devi sapere

L’ortensia è un meraviglioso cespuglio, solitamente fitto, che offre fiori vivaci e colorati. I fiori sono conosciuti per la loro forma a palla e il numero considervole di petali. Possono essere bianchi, rosa, viola e anche blu. Si trovano anche varietà di un verde chiaro. Le ortensie sono una festa per gli occhi e possono essere coltivati in vaso o nel giardino.

In questo articolo andremo a scoprire come prenderci cura della ortensie, ovvero quando vanno innaffiate, dove coltivarle e quando vanno potate. Le ortensie sono cespugli fiorati che hanno bisogno di acqua frequente nel loro primo anno di vita, dopo di che sono molto auto sufficienti per quando riguarda l’acqua. Andiamo a scoprirne di più.

Come si cura l’ortensia

L’ortensia è un cespuglio dai fiori meravigliosi che variano dal bianco, verde, viola, blu e rosa. I fiori sono incantevoli, capaci di rallegrare balconi e giardini grazie ai loro colori e la loro forma immensa. Le ortensie preferiscono in genere un posizione che offre loro il sole al mattino e l’ombra al pomeriggio. E’ importante considerare questo fattore quando vogliamo piantare l’esemplare in giardino o posizionare il vaso.

Le ortensie hanno bisogno di un terreno leggermente acido, ovvero con un pH 5.5 fino a 5.6. Il terreno troppo alcalino influenza il colore dei fiori. Anche le ortensie non amano i ristagni, sono infatti da evitare in modo che la pianta non si ammali. Il terreno deve essere dunque ben drenato, evitando così che le radici dell’ortensia marciscano.

Il periodo migliore per potare l’ortensia

Le innaffiature dell’ortensia devono essere regolari ma non eccessiva, sopratutto durante il primo anno di vita. Il terreno deve essere umido ma non fracidio. Evitiamo i ristagni. Naturalmente, le ortensie hanno anche bisogno di essere regolarmente potate. In generale, le regole per potare questa pianta sono abbastanza semplici. Ecco cosa bisogna fare.

  • Dopo la fioritura, a fine estate.
  • Rimuovere i fiori appassiti.
  • Tagliare i rami vecchi o danneggiati.
  • Sfoltire la pianta.

La potatura va effettuata dopo la piena fioritura della pianta, quando i fiori ormai sono sul ciglio di appassire. I fiori appassiti vengono rimossi appena sopra un nodo forte, lì dove si possono vedere due gemme laterali. E’ importante tagliare anche i rami vecchi o danneggiati in modo da dare all’ortensia l’energia necessaria per la prossima fioritura. Inoltre, la salute generale del cespuglio migliorerà radicalmente.

La potatura richiede anche lo sfoltimento del cespuglio in modo da poter migliorare la circolazione d’aria al suo interno. Questa regola vale per i cespugli fitti, dalla quale bisogna rimuovere i rami più vecchi e meno produttivi per assicurarci che la pianta riceva abbastanza aria e che anche la luce del sole possa raggiungere i rami più nascosti. Infine, la potatura serva anche a dare forma compatta e ordinata dell’arbusto.

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