Fiori bellissimi, legati alla grazia ma anche all’eleganza, le calle corrispondono anche ad una pianta molto antica ed apprezzata da tanto tempo, spesso riconoscibile dalla tipica forma dei fiori che hanno un aspetto a campana rovesciata, dai colori spesso brillanti. Non è una pianta eccessivamente difficile da coltivare nelle serre o in giardino.
Ha però bisogno di alcune cure, non difficilissime ma comunque abbastanza specifiche, che riguardano tutto il gruppo della specie conosciuta come Zantedeschia, il nome è stato un omaggio al botanico italiano Giovanni Zantedeschi, anche se la specie era già conosciuta presso le popolazioni antiche come i greci, dai quali proviene il nome Calle, da Kalos, che implica qualcosa di molto bello.
L’eleganza delle calle
E’ una pianta abbastanza versatile che cresce dal bulbo e non dal seme (è per questo abbastanza simile ai tulipani) e può svilupparsi sia in vaso che in terreno aperto. Presso il giardino o porzione di terra però la crescita è sensibilmente più di successo. Importante considerare in entrambi i casi un habitat abbastanza stabile di tipi mite e temperato, dalla luce presente ma non troppo battente.
Il periodo migliore per piantare le calle è sicuramente entro gli ultimi mesi dell’anno, quindi settembre, ottobre fino a dicembre, così da dare alla pianta il periodo ed il tempo giusto per sviluppare la fioritura che da il massimo tra la primavera e la prima parte dell’estate. Se decidiamo di coltivarla in vaso dobbiamo scegliere un buon compost da aggiungere prima di introdurre il bulbo.
Come coltivare le calle
In giardino invece il terreno deve essere sciolto, drenante ma anche in grado di trattenere poca acqua, oltre ad essere quanto più possibile omogeneo e privo di imperfezioni, come radici o sassi. Allo stesso modo è una buona idea fare delle piccole buche, abbastanza distanti tra di loro almeno una ventina di cm per evitare la competizione. Importante ricordare:
- Che la calla privilegia un contesto stabile sia come temperatura che come luce, da il meglio in un ambiente soleggiato
- Altrimenti sviluppa lo stesso ma più lentamente e con fiori meno vividi e foglie più sottili
- Durante la fioritura è essenziale irrigare abbastanza spesso, controllando ogni 2-3 giorni il terriccio facendo la prova del dito
Questa consiste nell’inserimento di un dito nel terriccio e non appena questo è asciutto fino a metà della falange è il momento di irrigare, senza bagnare però la pianta o il fusto in alcun modo: è una specie che mal tollera l’umidità ed il marciume radicale, che è una diretta conseguenza di innaffiature troppo abbondanti, per questo se coltivata in vaso dobbiamo obbligatoriamente utilizzare del materiale drenante in fondo.
Importante durante e dopo la fioritura apportare una potatura ben direzionata, eliminando in particolare le foglie non appena diventano gialle, ed anche i piccoli arbusti che possono venire a crearsi. In questo modo riduciamo le potenzialità di svilupparsi malattie fungine ma anche parassiti, in particolare sono gli afidi a costituire un problema (possiamo tenerli lontano con una leggera vaporizzazione di acqua e sapone di Marsiglia.