Giuseppe Garibaldi, conosciuto anche come eroe dei due mondi, ha rappresentato per l’Italia il personaggio che fra tutti quelli della sua epoca, ha avuto un ruolo predominante nel momento in cui l’Italia finalmente è stata riconosciuto un unicum, come mai, fino ad allora, si era potuto dire. Un traguardo, un fatto di storia nazionale (e internazionale).
E proprio per il peso che è andato crescendo dietro la sua figura, come succede ogni volta che si vuole riconoscere un merito o come forma di riconoscimento nei confronti di un personaggio culturale o politico o intellettuale, gli è stato concesso di diventare protagonista anche su una delle monete appartenute alla Lira. Vediamo di quale si tratta.
Dove ritroviamo Giuseppe Garibaldi?
Celebrato sui libri di storia, nelle piazze principali delle nostre città o lungo le strade più affollate, Giuseppe Garibaldi è una costante ancora oggi e, racchiuso nel suo nome, c’è il senso più profondo del Risorgimento, momento durante il quale gli Italiani e l’Italia finalmente prendevano coscienza di loro e si facevano piano piano Nazione.
Ma oltre l’ideale culturale e politico italiano, Garibaldi ha avuto enormi meriti che ci permettono oggi di poter contare la sua presenza su monete d’oro e d’argento volte a commemorare le sue imprese e che oggi sono davvero molto ricercate dai collezionisti. Queste monete, ma anche sulle medaglie, possono avere un enorme valore economico, ma possono anche presentarsi come il ricordo forte e inciso della storia del nostro Paese che si interseca con quella del resto del mondo.
Ecco tutte le monete della Lira dove c’è Garibaldi
La sua importanza è radicata nella nostra cultura, potendo contare sulla presenza costante del suo nome nella normalità e nella quotidianità. Il suo volto è praticamente ovunque riconoscibile, ed è un tributo alla figura di un eroe nazionale, e all’influenza con cui ha trasformato l’Italia in una ricca frammentazione di territori in mano allo straniero in Italia unita. Ecco quali monete gli rendono onore:
- 2 Lire del 1936, una moneta in nichelio, coniata durante il regno di Vittorio Emanuele III, che presenta sul dritto proprio il ritratto di Garibaldi. Il suo valore oggi, in FdC, si aggira intorno ai 150 euro
- 500 Lire d’Argento del 1967, questa è più recente, coniata durante la Repubblica Italia, con un intento commemorativo. Garibaldi lo troviamo in effigie sul dritto e sul rovescio un’allegoria dell’Italia. Il suo valore in FdC è intorno ai 100 euro
- 2 euro commemorativi del 2007, prodotta a San Marino, quindi con pochi esemplari in circolazione (appena 130.000), celebrando il bicentenario della nascita di Garibaldi. Sul dritto un ritratto stilizzato dell’eroe dei due mondi. Il suo valore è intorno ai 100 euro.
Queste monete ci permettono di poter parlare di questo splendido personaggio, che ha davvero sancito un cambiamento nella storia dell’Italia, come mai era avvenuto fino ad allora, dopo la fine dell’Impero Romano d’Occidente. Con lui, tutti i tentativi del passato si concretizzano e diventano, finalmente, una fantastica realtà, non più solo un tentativo.
Giuseppe Garibaldi ha lasciato davvero un segno indelebile nella memoria di un’Italia che oggi guarda a quella separazione come qualcosa di superato e di molto lontano, da non poterla considerazione davvero possibile. Eppure è stato un modo per imprimere nell’immaginario davvero quel senso di profonda vicinanza e comunanza che altrimenti non si sarebbe mai verificata, se tra i tanti non ci fosse stato proprio Giuseppe Garibaldi.