Abusi edilizi in casa: ecco cosa si può sanare con le nuove leggi

L’abusivismo in Italia possiamo tranquillamente definirlo una piaga sociale, ma non solo, che preoccupa enormemente avendo oramai raggiunto un incidenza sul totale di circa il 15% del patrimonio edilizio italiano; per di più in alcune regioni, viene a crearsi una situazione di vera e propria emergenza, poiché le percentuali parlano addirittura del 30%.

Alla luce di questi dati, che sono ovviamente alla portata di chiunque voglia meglio approfondire il problema, si è cercato di avviare dei controlli più mirati, che servono a raggiungere una soluzione plausibile e sicuramente più efficace rispetto a quello a cui si è assistito nell’ultimo trentennio, durante il quale sono mancati piani predisposti a possibili sanatorie.

Come si è gestito il problema finora?

In passato, molti abusi, ovviamente parliamo di abusi di piccole entità fatta eccezioni di pochi casi, che comunque poi sono stati sanzionati dalla legge, si risolvevano con le leggi volte a sanare queste piccole migliorie apportate all’interno delle proprie abitazioni, motivando tutto come il tentativo di renderle più sicure e più efficienti dal punto di vista funzionale. Un ottimo sistema, che però faceva scappare veri e propri casi di abusivismo pesante.

E quando parliamo nella specifico di abusivismo serio, è chiaro che ci si riferisce a quelle costruzioni che sono avvenute in modo assolutamente illegale, o anche falsificando incartamenti dettagliati, mirando al possesso di un immobile, ad esempio, in aree protette, come all’interno dei Parchi Boschivi sottoposti a tutela di conservazione, oppure come nel caso delle costruzioni sulle zone costiere, come spesso avvenuto in Sicilia.

Oggi, quali sono le soluzioni?

Intanto si sta procedendo con un intervento sempre più capillare, andando anche a demolire, se è il caso, complessi interi di palazzine poste in aree assolutamente considerate inadatte alla costruzione edilizia. Ma ancora più efficiente risulta l’intervento da parte del governo italiano che ha proposto un decreto di legge noto come Salva Casa, con il quale si vuole invogliare a sanare i propri debiti con lo stato, ma seguendo questi requisiti:

  • si deve trattare di piccoli abusi
  • bisogna essere in possesso di tutti i documenti necessari per presentare la richiesta
  • si possono ottenere agevolazioni e scontati sul pagamento delle more

Quindi, si tratta di un decreto aperto a migliorare lo stato delle cose in Italia, volgendo lo sguardo verso la legalità e rendendo possibile restringere anche il campo dei controlli da parte delle forze dell’ordine. Ma ancora più importante è valutare attentamente tutto quello che concerne l’aspetto più formale: avere chiaro che questi interventi strutturali non hanno cambiato la forma e la planimetria dell’immobile, ma solo la sostanza, ovvero l’hanno reso più efficiente e più adatto alle esigenze del periodo.

L’abusivismo edilizio è il primo motivo per cui spesso si assiste a un vero e proprio degrado ambientale, poiché intanto si perdono terreni sui quali non si potrebbe edificare e che dovrebbero essere usati per altre e diverse finalità. E inoltre, si mettono a rischio le persone che vi ci abitano perché si tratta anche di edifici non sempre omologati e sicuri.

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