La Rottamazione delle cartelle per gli anni scorsi come è stato il 2023 è ritornato ad essere un tema a dir poco “vivo” e vissuto con particolare trepidazione dalle varie tipologie di cittadinanza, anche perchè costituisce uno dei tipici casi in cui è necessario dare un colpo al cerchio e uno alla botte, in quanto seppur in condizioni difficili la cosiddetta pace fiscale è decisamente importante.
Proprio con la fine dell’anno solare che oramai dista solo un mese, le varie tipologie di dilazionamento per il pagamento delle imposte di ogni tiplogia risulta essere una priorità per l’attuale governo, che ha di fatto confermato durante il 2024 buona parte dei procedimenti ed agevolazioni in atto per rendere quanto più possibile meno “pesante” le tasse non pagate.
Tasse non pagate
Molto probabilmente una misura ancora più dilazionata per coprire le imposte non pagate sarà nella legge di bilancio in atto, che sarà attiva nel 2025 e che non dovrà essere ufficializzata dopo il 31 dicembre 2024, proprio in questo senso potrebbe essere definita una nuova possibilità di pagare le imposte non pagate attraverso la definizione agevolata.
Questa, secondo le indiscrezioni risulterà essere una forma di “potenziamento” del già conosciuto sistema della definizione agevolata, ad oggi conosciuta come rottamazione quater che nell’ultima rata di pagamento, scaduta proprio pochi giorni fa (il 30 novembre 2024, anche se esiste una forma di tolleranza fino al 9 dicembre) potrebbe essere l’anticipazione di una potenziale rottamazione quinquies.
Rottamazione cartelle: le novità
In questa forma, la rottamazione formulata dalla Lega è stata respinta da Forza Italia, ed è difficile che possa venire riproposta in egual modo (la Lega aveva inserito nell’emendamento rifiutato la possibilità di dilazionare le tasse fino a 120 rate senza alcuna forma di sanzione o interesse aggiuntivo), però potrebbe essere concepita un’altra metodologia per far pagare agevolmente le imposte, anche del 2023.
- Una nuova forma di rottamazione con una finestra temporale per pagare fino a 18 mesi
- Le rate avrebbero così un interesse pari al 2 % oltre alla prima
In questo modo, qualora fosse confermato un ambito del genere potrebbe essere concesso di pagare in questo modo, quindi dilazionato tutte le imposte non precedentemente pagate tra il 1° luglio 2022 fino alla fine del 2023, precisamente fino al 31 dicembre 2023. Sembra comunque difficile una nuova proroga in merito alle scadenze già presenti.
Una nuova pace fiscale però potrebbe essere concepita come già avvenuto per tutte le cartelle esattoriali fino a 1000 euro per singola cartella esattoriale, come già effettuato con la pace fiscale 2023, che ha di fatto annullato tutte quelle residue non pagate esistenti al 1° gennaio 2023: la situazione legata all’evasione fiscale in Italia è ancora decisamente problematica.