La storia della Lira è ricca di esemplari di monete che raccontano alcuni aspetti ricollegabili con il passato, non sempre recente, del nostro Paese; quando, infatti, si sceglie nel dettaglio cosa imprimere sulle facciate delle monete, si opta sempre per elementi che siano in grado di raccontare spaccati che hanno a che vedere con miti, storie, personaggi, momenti che rendono l’Italia un Paese davvero affascinante.
E’ il caso della moneta da 100 Lire con Minerva sul dritto, una scelta che è strettamente ricollegata con le origini antiche dell’Italia, in particolare con il mito dell’antica Roma. Vediamo quindi qual è il messaggio e che valore oggi questa moneta ormai in disuso ha assunto con il passare del tempo.
La moneta da 100 Lire con Minerva: ecco tutto quello che non sai
Introdotta per la prima volta nel 1955, la moneta da 100 Lire con Minerva è una moneta antica, forse anche tra le più iconiche appartenute alla Repubblica Italiana. La scelta di imprimere la dea Minerva è legata a una ragione in particolare: Minerva era la dea della saggezza, dell’arte, della guerra e della civiltà e la sua raffigurazione sul rovescio della moneta era simbolo di rinascita e ricostruzione post-bellica; infatti, il Paese subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale per ripartire doveva contare su basi solide, a livello culturale e intellettuale, e questo era possibile dando una continuità storico-culturale al Paese, mostrando anche una decisa volontà di ripartire dalle proprie radici.
Sul rovescio, invece, troviamo un ramo di quercia, simbolo con un messaggio importante relativo alla forza e alla stabilità, e la scritta del valore nominale della moneta. Si trattava, inoltre, di una moneta realizzata di rame e nichel, che nel tempo ha mostrato diverse varianti, coniate con l’obiettivo di dare un’immagine decisamente rilevante a una moneta che, seppur con valore estrinseco bassissimo, potesse allo stesso tempo raggiungere un valore collezionistico rilevante come poi è davvero accaduto.
Ecco quanto vale una moneta speciale da 100 Lire Minerva
La moneta in questione abbiamo detto può vantare un numero considerevole di varianti, tutte quante con un valore decisamente importante, perché, quando si decide di optare per monete che hanno delle variazioni diverse rispetto alle loro naturali e più scontate emissioni, vuol dire che lo si fa per dare un peso a quelle varianti. E’ il caso per esempio della scelta di creare una moneta di dimensioni decisamente più piccole, a partire degli anni 80: in questo caso, fu un tentativo non riuscito di usare meno materiale per emettere queste monete; altri esempi di varianti:
- quelle emesse nel 1957, con piccole modifiche di design ma mantenendo Minerva
- 1982: ultima emissione della moneta da 100 lire con il design originale
- alcune monete commemorative, che celebrano eventi storici, ma sempre con Minerva come elemento distintivo
Tieni presente che il valore di questa tipologia di monete può crescere poi in modo considerevole quando ci si trova per esempio in presenza di una moneta che viene coniata con altri materiali, possibilmente leghe più o meno resistenti, ma differenti da quella originale; oppure sono presenti anche delle alterazioni di forma o dei difetti nel conio, come graffi o variazione nel design
La moneta da 100 Lire con Minerva sul dritto è una moneta che ci racconta la storia del nostro Paese nell’immediato dopo guerra, quando l’Italia si ritrovò ad attraversare una fase di ricostruzione sensibilmente visibile ad occhio nudo, dura e difficile da gestire alla luce delle conseguenze economiche e politiche che interessarono l’Italia.