Attenzione a questa banconota da 20 euro: se c’è questo simbolo, è…

Quando una valuta entra in disuso, vuol dire che non è possibile utilizzare monete e banconote come mezzi e strumenti di pagamento; ma diventano a pieno diritto elementi da collezione. Sicuramente le monete hanno sempre tirato di più, per via della loro resistenza e durata nel tempo, rispetto invece alle banconote che sono più fragili e facilmente deteriorabili.

Ma c’è anche da dire che se le banconote sono tenute in uno stato di conservazione ottimale, si può tranquillamente trovare qualche esemplare con un valore collezionistico di tutto rispetto, in grado di sancire un’importanza non solo nominale, ma un valore importante e unico anche alle banconote ancora circolanti. Ecco di quale banconota parliamo

I 20 euro più rari: ecco come trovarli

Generalmente, una moneta, o una banconota, diventano a pieno diritto elemento da collezione quando acquisiscono un tempo dalla loro emissione superiore ai 40 anni. Se la banconota, come nel nostro caso, però è relativa a una valuta che è pressocché giovane e non ha ancora maturato più di 20 anni, le cose rischiano di diventare più complesse nella valutazione di una rarità.

Tuttavia, possiamo dirvi che esistono delle banconote da 20 euro che hanno un valore molto alto. Tra questi ci sono alcuni esemplari in particolare, che fanno la differenza perché presentano un dettaglio fondamentale che le arricchisce di valore e si tratta di numeri seriali particolari, ovvero quelli che seguono numeri in ordine crescente o decrescente o che presentano ripetuto sempre lo stesso numero.

Come valutare l’importanza di una banconota rara

Sono numerosi i fattori per dare una valutazione chiara e definita delle banconote rare, anche perché sono più facilmente tendenti a rovinarsi e inevitabilmente rendono più complesso dare loro una valutazione assoluta e sempre valida alla luce di questo elemento; quindi, questo devi sapere per non incorrere nel rischio di non sapere esattamente cosa abbia di importante la banconota da 20 euro che possiedi:

  • errori di conio
  • codici di serie unici
  • stato di conservazione quanto più possibile intatto
  • banconote obsolete, che i 20 euro ce n’è una vecchia e ormai quasi completamente finita
  • banconote emesse da alcuni Paesi in particolare, come San Marino

Insomma, definire la rarità di una banconota non è così impossibile ma richiede un’attenzione ancora più certosina di quella che si usa e si apprezza nel caso della valutazione delle monete per via proprio del materiale che si usa per la loro produzione. E’ infatti quello usato per la realizzazione delle banconote, un composto di carta con altri materiali che tuttavia non garantiscono una certa longevità.

Inoltre, spesso queste banconote sono soggette a strappi o elementi che rovinano la sua compattezza al punto tale da ritenere opportuno il ritiro dalla piazza, poiché gli elementi necessari per individuare che non si tratti di un falso possono subire delle alterazioni, e la banconota risulterebbe inutilizzabile. Pertanto, prestate sempre attenzione!

Lascia un commento